Specialista: Bebba A.Ruben (collaboratore esterno)
Riabilitazione Visiva e riequilibrio posturale
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Correlazione tra postura e difetti visivi
Ma che cos'è la postura? Può essere definita come l'atteggiamento che il nostro corpo assume abitualmente, atteggiamento che viene regolato automaticamente da centri che funzionano da sensori di controllo: occhi, bocca, piedi e orecchio (sistema oto-vestibolare) che inviano informazioni al sistema nervoso che controlla l'assetto del corpo anche in base alle informazioni legate allo spazio circostante. Quando le informazioni che giungono dai centri di controllo sono alterate per difetti della vista, per una cattiva occlusione dentaria o per un alterato appoggio plantare la postura può risultare alterata e il corpo deve adattarsi alla nuova situazione.
Compaiono così dolori alle articolazioni e ai muscoli e l'alterato assetto del corpo può determinare uno spostamento del baricentro in avanti o indietro o uno slivellamento delle spalle o del bacino. Un attento esame clinico e strumentale permette di evidenziare uno squilibrio della postura. L'individuazione e la cura di problemi locali (della bocca, degli occhi o dei piedi) porta a un miglioramento della situazione generale.
La relazione esistente tra modelli posturali e sistema visivo è stata oggetto di numerosi studi recentemente effettuati, studi che hanno messo in evidenza il ruolo della funzione visiva nel mantenimento dell'equilibrio, nella deambulazione e nella coordinazione motoria. Postura ed equilibrio visivo sono due aspetti inseparabili in quanto rappresentano due meccanismi all'interno di un unico processo percettivo.
Ne consegue che ogni procedura di rieducazione visiva dovrebbe essere effettuata in condizioni che, oltre a coinvolgere i muscoli oculo-motori, dovrebbe coinvolgere anche i sistemi muscolari scheletrici che influenzano la postura. Il lavoro svolto, in particolare con i bambini conferma una evidente associazione fra i disturbi dei meccanismi posturali e quelli della funzione visiva. Migliorando i meccanismi posturali si contribuisce a migliorare anche il controllo e le funzioni dei muscoli oculomotori. Dopo un attento esame clinico è possibile impostare un programma di rieducazione specifico ed efficace!
Guadagnarsi la VISTA grazie al Metodo Bates: cos’è?
Brevettato dal Dott. W.H.Bates noto oftalmologo americano, tale metodo ha l’obiettivo di rendere normale il visus degli occhi difettosi riuscendo anche a potenziare quello di un normo-vedente per ottenere acuità visive maggiori di 10/10.
Spesso si sente parlare di rieducazione visiva ma nello stesso tempo l’idea diffusa non sempre corrisponde alla realtà; alcuni credono che sia impossibile riottenere la vista ormai persa oppure che l’unica soluzione al difetto degli occhi sia la compensazione ottica (occhiali o lenti a contatto) o in alternativa quando possibile la chirurgia. La rieducazione visiva che utilizza questo metodo va oltre i “semplici esercizi d’ortottica”. Il punto di partenza è la considerazione olistica e globale di un difetto agli occhi che si presenta come un “sintomo” e spesso associato a qualcos’altro in altre parti del corpo della persona, sia esso bambino o adulto. Alla domanda perché non vedo bene occorre trovare una risposta esaustiva che cerchi la causa del cambiamento più che l’indicazione numerica di una ricetta o la "semplice prescrizione di lenti".
Certo è che eseguendo da uno specialista una refrazione (esame che determina la lente oftalmica che fa arrivare l’immagine sulla retina, avviando il processo della visione) apparentemente ottengo un risultato; Ma con una certa ironia potremmo aggiungere: vedono gli occhiali o i miei occhi ? ed inoltre quello che vedo è reale o falsato ? è più grande o più piccolo, o distorto a seconda il difetto di vista corretto?!
Tutti possono beneficiare e sperimentare i risultati che il Metodo Bates fa ottenere indipendentemente dalla situazione di partenza. Avere maggior consapevolezza visiva, sentire gli occhi più rilassati e liberi di muoversi sono fra i primi traguardi; la riduzione di un difetto di vista qualsiasi esso sia viene di conseguenza riuscendo con certezza ad ottenere piacevoli risultati per la salute dell’occhio. A maggior ragione occhi stanchi e affaticati da ore di applicazione al lavoro o studio o davanti al computer così come per i soggetti con alterazioni degli assi visivi (forie - strabismi) ne traggono enorme beneficio.
I successi di tale metodo non conoscono confini e sono diffusi a livello internazione continuando a sfidare con successo gli antichi e universalmente accettati dogmi dell’oftalmologia. L’occhio e la mente possono raggiungere una rapida ed esatta coordinazione per il fatto che il nervo ottico è la diramazione del cervello e quindi è parte integrante sia del cervello che dell’occhio; inoltre i muscoli extra oculari in quanto tali possono essere allenati riuscendo a far cambiare la forma del bulbo oculare stesso permettendo la variazione dell’asse antero-posteriore garantendo che l’immagine ben arrivi alla retina anche senza l’utilizzo degli occhiali.
Il movimento dell’occhio in tutte le posizioni di sguardo è una delle tre chiavi del metodo; il rilassamento è una seconda chiave, poiché grazie ad esso si interagisce con i muscoli involontari responsabili della messa a fuoco a varie distanze; la centralizzazione è la terza chiave in quanto la stimolazione della visione periferica crea benefico alla visione centrale (foveale) . Tanti sono quindi i fattori che favoriscono il "processo di guarigione" della vista ed ogni soggetto che decide di avvalersi del Metodo Bates deve saggiamente usare non solo le tre chiavi ma provare piacere essendo propositivo per i risultati che desidera ottenere. In conclusione un scrittore A. Huxley che sperimentò l’efficacia del metodo poté affermare : “una vista chiara è il risultato di una dosata sensibilità ed una corretta percezione; ogni miglioramento del potere di percezione tende ad essere accompagnato da un miglioramento della sensibilità e di quel frutto della sensibilità e della percezione che è la vista.